29 Aprile 2024

Intervista a Serepocaiontas

“Eschimesi” è il titolo del nuovo singolo della cantautrice Serepocaiontas, uscito questo 21 ottobre in collaborazione con DSonthebeat (produttore multiplatino di base a Milano) e il chitarrista Marco Torresan. Il singolo tocca piano il mondo del pop, passando per la ballad più malinconica che ben si addice al momento autunnale in cui è stata pubblicata. Noi incuriositi non solo dal brano ma anche dalla bravura dell’artista, abbiamo deciso di ospitarla sui nostri schermi per scambiare quattro chiacchiere con lei. Buona lettura

MN: Ciao Serena, benvenuta! Come stai vivendo questi momenti dall’uscita del tuo secondo singolo?
Serena:
Ciao e grazie per l’invito. Il momento dell’uscita e i giorni che seguono sono sempre molto emozionanti! Nel caso di ‘Eschimesi’ c’è stata la bella sorpresa dell’aggiunta del brano in alcune playlist di Spotify fra cui New Music Friday Italia, Scuola Indie e Caleido. Molto bella anche la reazione degli ascoltatori, che hanno accolto ‘Eschimesi’ in molto davvero positivo.

MN: Raccontaci come nasce “Eschimesi”!
Serena:
Eschimesi nasce da una riflessione sull’amicizia fra uomo e donna, che a volte almeno per uno dei due si evolve in un altro sentimento. Questo porta inevitabilmente a momenti di imbarazzo e di divergenza, a baci mai dati che rimangono sulla punta del naso… un po’ come quelli che con semplicità definiamo ‘da Eschimesi’.

MN: C’è una storia particolare dietro alla scelta del tuo nome Serepocaiontas?
Serena:
Si tratta del ‘nickname’ che mi avevano appioppato i miei compagni di classe del liceo. Nasce dalla fusione del mio nome col mio cognome, unita al gioco di parole con Pocahontas. Ci sono molto affezionata, e anche se è un po’ lungo non lo cambierei.

MN: Si nota una differenza nel sound tra la prima e la seconda pubblicazione: in che direzione si sta muovendo la musica di Serepocaiontas?
Serena:
Forse si sta un po’ allontanando dallo stereotipo ukulele e voce che mi ha caratterizzato fino ad ora, essendo tutti i miei contenuti incentrati sull’utilizzo di questi due strumenti. ‘Eschimesi’ per me è un piccolo passo avanti, e anche la produzione di Daniele, in arte DSonthebeat, si muove nella stessa direzione. Cerchiamo di aggiungere complessità ma allo stesso tempo di ottenere un risultato orecchiabile e piacevole per gli ascoltatori.

MN: Ci sono degli obiettivi che ti piacerebbe raggiungere grazie alla tua musica?
Serena:
Certamente, ma per siccome sono molto scaramantica preferisco non parlarne. Vivo sempre secondo il motto ‘Non dire gatto se non l’hai nel sacco!’.

MN: Quali sono gli artisti che ascolti di più ultimamente?
Serena:
Recentemente ho iniziato a ‘divorare’ i brani di Andrea Laszlo De Simone, che ha uno stile particolarissimo e che trovo estremamente interessante, e in un quadro più internazionale Laufey insieme al più pop Charlie Puth.