9 Ottobre 2024

Threshold – “Subsurface”

Ascoltare Threshold è come guardare un bullo alto 2 metri e largo 1 metro e 90 che ha una voce alta e femminile, ha tutti i sintomi di essere un metal duro, non comprensivo, ma dietro la prima impressione troverai grandi melodie potenti che non ti lascerà la testa per settimane ottima atmosfera e massaggi positivi al mondo intero, il ritratto di un capolavoro.

I Threshold soffrono di un problema senza fine di cui credo che qualsiasi band al mondo adorerà soffrire, devono sempre migliorare il loro album precedente e, nel loro caso, non è facile, perché la band ha pubblicato una serie di grandi album, ma in questo album È ancora migliore, più potente e con la capacità di raggiungere il tuo cuore in diverse occasioni.

La traccia di apertura “mission profile”, una traccia con messaggi di democrazia e libertà, inizia con un suono di tastiera molto atmosferico e grandi melodie vocali supportate da grandi riff di chitarra, un vero vantaggio per un grande album.

Questo pezzo epico dell’album è una traccia chiamata “The art of reason” e presenta la band in tutto il suo splendore, con grandi riff duri, grandi parti vocali (con il contributo del loro grande cantante Andrew McDermott), suono atmosferico della tastiera e sezione ritmica ancora più grande.

Parlando di sezione ritmica, questo è il primo album del nuovo bassista Steve Anderson, che fa un ottimo lavoro con alcune linee di basso entusiaste.

La maggior parte delle tracce non risulta molto complessa, la struttura della canzone sembra abbastanza semplice. Le melodie vocali hanno un feeling glam metal senza essere troppo potenti, suoni di chitarra che sembrano essere molto influenzati dai riff metal, e anche se non ci sono esibizioni tecniche, riescono a produrre grandi assoli toccanti, con molta aggressività ma comunque emotivi.

La band, che fino a poco tempo fa soffriva di cambi di formazione multipli (compreso il vocalist), cosa che a mio avviso era in peggio, perché causava una certa instabilità alla band e la privava della gloria che merita, sta ora mostrando la linea migliore durante tutta la sua carriera, ognuno dei musicisti è perfettamente soot e sa come fondersi con la band, ottima voce da parte di Andrews, riesce a stare in testa senza sovraccaricare l’intera sezione strumentale.

La versione in edizione speciale ha una bonus track intitolata “what about me” e un bit multimediale, una clip per la canzone “pressure”

Un album consigliato a tutti gli amanti del metal melodico, e immagino che ogni fan del progmetal ne abbia già una copia a casa, e se no, ora è il momento di procurarsela.