Fin dai suoi esordi in vari progetti musicali oltremanica, St Franck, il cui vero nome è Franck Lada, si è affermato come promettente produttore musicale e polistrumentista.
Originario di Bordeaux, si è fatto notare in particolare grazie alla sua collaborazione con l’ingegnere del suono e produttore Nick Brine (noto per il suo lavoro con Oasis e The Stone Roses) e suonando il basso per la band Saint Leonard’s Horses, prodotta da Carl Barat dei The Libertines.
Dal 2018, ha pubblicato un EP di debutto, “Gamma Wave”, diverse tracce indipendenti e il suo primo album, “Cavalier Solaire”.
Ex DJ a Bordeaux e Londra tra il 2008 e il 2013, St Franck ha accumulato un’impressionante collezione di rari dischi in vinile, degni di un vero collezionista. Tra i suoi tesori ci sono album di
Tame Impala, Neil Young, The Beatles e persino alcuni rari 45 giri Northern Soul, tra cui un’ambita edizione di “Out On The Floor” di Dobie Gray.
Durante gli anni trascorsi in alloggi condivisi a Londra, Franck ha iniziato a produrre la sua musica con risorse limitate: un computer, una drum machine 808, un sintetizzatore MS20 e il software Ableton.
Da queste prime esperienze, ha affinato la sua arte fino al punto in cui ora ha uno studio professionale sulla riva destra di Bordeaux Bastide.
Il suo ultimo album, “Hard Drive Oddities”, è decisamente concettuale, con una direzione artistica e una produzione ben congegnate che si distinguono nell’attuale scena rock mainstream.
St Franck si posiziona come un’anomalia musicale, evocando le onde indie rock del 2008 con band come Tame Impala, MGMT, Unknown Mortal Orchestra o Animal Collective.
Attinge anche a una cruda nostalgia ispirata a opere leggendarie come “Dark Side Of The Moon” dei Pink Floyd, “Ziggy Stardust” di David Bowie, “Tommy” degli Who e “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts
Club Band.”
Influenzato da personaggi come il produttore Rick Rubin, lo scrittore Joseph Campbell, il filosofo Albert Camus e persino Kermit dei Muppet, Franck rappresenta una nuova generazione di produttori indie rock alla ricerca di un significato.
Le sue creazioni musicali, ricche e complesse, invitano gli ascoltatori a un viaggio onirico nelle profondità del subconscio.
“World Full Of Sound”, il brano scelto per rappresentare l’album, è un singolo pregevole da ascoltare, e che convince per semplicità e naturalezza con cui viene suonata , dimostrando come St Franck sappia muoversi nel proprio ambiente musicale, riuscendo così a pubblicare un lavoro trascinante ed intenso.
Ancora una volta, un esempio di come la musica quella suonata bene possa fare breccia in qualunque forma si possa proporre, regalando un brano orecchiabile che rimane impresso nella mente con facilità.
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