Jack Brain è uno stacanovista della musica, un ragazzo che evidentemente ha idee e fretta di buttare fuori dal suo animo umori ed idee che nel corso degli anni hanno subito una mutazione lenta ma costante, portandolo dall’essere uno dei tanti emuli del post grunge/alternative rock fino a questo nuovo “Designing Chaos”, un album che vede avanzare ancora di più le incursioni elettroniche ed industrial. Ma non solo. L’artista in questione questa volta inserisce parti quasi jazzate che certamente elevano questo nuovo album a qualcosa di più complesso rispetto al passato.
Particolarmente ispirate sono canzoni come “Glimmer” che unisce benissimo un approccio industrial a qualcosa di vagamente grunge. Se di primo acchito questa formula può sembrare un azzardo, pian piano che il disco prosegue si riesce ad entrare in empatia col disco e anche ad apprezzare le divagazioni jazz di cui parlavamo in apertura, come nel singolo apripista, l’incredibile e folle “I Eant to be an insect”, dove tutti i generi finora nominati riescono a convivere in un qualcosa di stralunato e per certi versi geniale! Un gran bel prodotto questo, anche prodotto bene dall’artista stesso. Pura avanguardia alternativa per pochi, ma buoni eletti!
More Stories
Magaze – “Danny”
kandrax – “L’Amore No”
Peach on a beach – “Clock is Ticking”