14 Febbraio 2025

Intervista ai Pankhurst

I PANKHURST dicono che sono di Washington DC per rivendicare che lì c’è ancora il cuore del potere (nero) mondiale. PANKHURST però è il cognome della famiglia di femministe che all’inizio del novecento lottano per dare il diritto di voto alle donne.  La band entra sulla scena nel settembre 2019 con la pubblicazione del primo ep THE VOTE, di lì a poco il covid li tiene lontani dalla scena live che poi li vede muovere i primi passi dal novembre 2022 a Carpi dove firmano con la indie label Sheratan. Nella pandemia riescono, a lavorare al secondo ep ON THE BORDER che vede la luce nel luglio 2021 e ad affiancarne l’uscita con il video singolo No One Wanna Read Tolstoj. Fanno ancora uscire il terzo ep OUT OF THE KINGDOM l’8 marzo 2023, qui anche con due video.  La collaborazione con Alessandro Rocca, cineasta giovanissimo e da lì a poco già premiato a livello nazionale con i suoi primi lavori va avanti dal 2021. Il 27 settembre 2024 esce Recognizm, il singolo di apertura dell’album AND THE WAR CAME  che il 18 aprile 2025 uscirà su tutte le piattaforme. 

Musicweb – Ciao, prima di tutto perché Pankhurst ?
Pankhurst –
Ma vedi, PANKHURST è in realtà il cognome della famiglia di femministe che all’inizio del ‘900 lottò in Gran Bretagna per poter dare il diritto di voto alle donne. Nello stesso tempo il suono della parola all’inizio è il suono della parola Punk. In questo modo abbiamo pensato di dare sintesi del genere musicale e dell’impianto politico sul quale fondiamo il nostro orientamento ovvero il rispetto dei diritti per tutte e tutti.

Musicweb – Come nasce “Recognizm”?
Pankhurst –
I pezzi per noi in realtà non hanno una vera e propria nascita. Posso dire che di solito ci guida una traccia di chitarra e di voce, come credo succeda a tutti, e poi su quella costruiamo tutto il resto cercando di mantenere quella identità primigenia che ci è sembrato il pezzo avesse nel momento in cui era ancora al suo inizio.

Musicweb – E’ casuale la copertina del singolo ?
Pankhurst-
No la copertina del singolo non è affatto casuale. È una immagine tratta della fine del video che abbiamo pensato ma la cui realizzazione è stata poi affidata ad Alessandro rocca e Martina Mele di Destination film. In realtà Alessandro che con noi ha fatto quattro video compreso quest’ultimo quest’anno è stato anche candidato, con il suo ultimo cortometraggio, al festival del cinema di Venezia 2024. È un video che sta raccogliendo molti consensi e siamo fieri di avere lavorato sia con Alessandro che con Martina, fino ad adesso almeno… poi magari spiccheranno il volo ancora più in alto e ci saluteranno da lassù!

Musicweb – Qual è la tematica del singolo!
Pankhurst –
Il singolo concentra la sua attenzione sul sul diritto di ciascuno di vedersi riconoscere il proprio orientamento sessuale e di poterlo vivere liberamente senza alcuna forma di discriminazione o di repressione.

Musicweb – Parlando di influenze musicali, a chi o cosa vi ispirate?
Pankhurst –
Diciamo che nessuno di noi ascolta musica che necessariamente viene trasmessa dalle radio. Nello stesso tempo in qualche modo siamo passati tutti quanti dal rock più sereno e riflessivo alle forme più estreme, talvolta frequentate anche solo per curiosità e non necessariamente per piacere dell’ascolto, magari a volte si è trattato quasi di una volontà di ricerca nella convinzione che la musica esprima livelli altissimi di cultura e di espressione umana. Per questo non riesco a farti dei nomi precisi, e poi la musica si è sedimentata e si sedimenta tutti i giorni e quindi poi non ti è mai chiaro fino in fondo cosa ti può aver influenzato di più

Musicweb – Quale strumento in più pensate vi arricchirebbe o migliorerebbe il vostro sound?
Pankhurst –
Nessuno in particolare anche se in No One Wanna Read Tolstoj (n.d.r. pubblicato come singolo nel 2021 ancora con un video di Alessandro Rocca) e proprio nell’ultimo singolo Recognizm ancora di più siamo ricorsi ai fiati.

Musicnews – Salutate i nostri lettori con un messaggio!
PANKHURST … NOT DEAD!!!